Martedì, 22 Ottobre 2024 Abruzzo

Verso altra fumata nera nella riunione dei capigruppo

La Lega punta i piedi, no alla delega delle nomine a Sospiri

“Non credo proprio che ci sarà la delega per le nomine al presidente Sospiri, la Lega dice che ci sono ancora problemi da superare, non chiedetemi quali”.

A dichiararlo una fonte autorevole del centrodestra in Regione, alla vigilia della conferenza dei capigruppo delle ore 12, in cui dopo giorni di telefonate febbrili, e trattative serrate, si attendeva seppure in extremis e in forte ritardo, di arrivare alla agognata intesa sulle nomine nei cda degli enti regionali. Ovvero autorizzando nella riunione di oggi, il presidente del Consiglio regionale, Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, ad esercitare il diritto del decreto di nomina secondo le indicazioni date dai partiti, purché espresse all’unanimità.

Evitando cosi il voto in aula, a questo punto nella prossima seduta del 29 settembre, rischiando il nulla di fatto come avvenuto nel consiglio della scorsa settimana. Con l’aggravante che i 180 giorni della legge sullo spoil system sono scaduti il 7 ottobre scorso, e ora gli enti sono di fatto ingessati, e possono occuparsi solo di stringente e ordinaria amministrazione.

Non è dato a sapere, confermano le stesse fonti del centrodestra, quali siano le ulteriori richieste da parte della Lega, dopo che si sottolinea, “c’è stata la disponibilità da parte di Fdi di fare ulteriori concessioni”.

E il riferimento è qui è all’accordo confermato a margine dell’evento di sabato a L’Aquila per celebrare i due anni del governo Meloni, tra il segretario regionale di Fdi, il senatore Etel Sigismondi, il segretario della Lega, Luigi D’Eramo, sottosegretario di Stato all’Agricoltura, e il segretario di Forza Italia, Nazario Pagano, presidente della commissione Affari Costituzionali, di attribuire alla Lega, rispetto alle briciole che finora Fdi gli voleva riservare, anche la conferma nel 2026 della Fira, la finanziaria regionale,  che i meloniani volevano dare a Noi Moderati, e dove ora è presidente, in quota Lega, Giacomo D’Ignazio.

Fdi, in caso di nulla di fatto nella conferenza dei capigruppo di oggi, non vuole però in nessun modo che le nomine tornino in aula, temendo colpi bassi da parte della Lega. E dunque ci sarà un’altra settimana di passione per trovare l’intesa.

Le nomine di competenza del Consiglio, da mettere ai voti, se non c’è stata la delega a Sospiri, sono, lo ricordiamo, le cinque Ater, le tre Adsu, l’Ersi, i Consorzi di bonifica e l’Arap. Ma quest’ultima è stata già commissariata su iniziativa del presidente della Regione Marco Marsilio, di Fdi, e dell’assessore alle Attività produttive, Tiziana Magnacca, anche lei di Fdi, con una delibera di giunta e affidata al dirigente regionale Mario Battaglia. Un commissariamento di un ente di competenza del Consiglio, allegando alla delibera di giunta un progetto di riforma complessiva avente con esito la nascita dell’Agenzia unica regionale per le attività produttive (Aruap). Una decisione che ha fatto arrabbiare la Lega e anche Forza Italia, in cui quota era il presidente uscente di Arap, Giuseppe Savini.  E anche questo atto di forza non aiuta ora a distendere gli animi.