Venerdì, 19 Aprile 2024 Abruzzo

Un disabile di Montesilvano si lancia con il paracadute

E' riuscito a realizzare un sogno che cullava da anni

 Ci sono voluti circa due anni per poter esaudire un grande desiderio che coltivava sin da piccolo, ma alla fine Gianfranco Ciavattella,  di  Montesilvano (Pescara) armato di coraggio e spirito d’avventura, ce l’ha fatta. Lui che è costretto a vivere su una sedia a rotelle a causa di una malattia invalidante alle gambe, si è lanciato da 4200 metri d’altezza in un volo tandem, sostenuto dal pilota e istruttore della ASD “Fly For Fun DZone”, Santiago Calzolari. A spingerlo nella coraggiosa impresa è stato il nipote Massimiliano, graduato della Brigata Folgore.

“E’ stato il regalo promesso per i 50 anni di mio zio – ha confidato il giovane militare dell’Esercito Italiano – e grazie alla preparazione e competenza della scuola di paracadutismo di Molinella, in provincia di Bologna, siamo riusciti a donare questa emozione indescrivibile sia a lui che a tutto lo staff”. Oltre un minuto di caduta libera ad una velocità di circa 200 km/h, per poi iniziare la discesa e la fase di atterraggio in tutta sicurezza grazie ad una speciale imbracatura. Il tutto ripreso e documentato dalla videomaker Francesca Di Palma, con il supporto tecnico ed organizzativo dell’istruttore Massimo Di Pietro e del presidente di Skidive Flygang, Riccardo Salardi.

Al termine di questa eccezionale avventura, Gianfranco si è lasciato andare a poche ma significative dichiarazioni: ” Ciò che ho provato è difficile da raccontare. Una carica di adrenalina ed una fortissima sensazione che mai avrei immaginato di poter vivere. Ho imparato col tempo a convivere con la mia disabilità permanente, ma non mi pongo mai limiti. Precedentemente, l’altro mio nipote Davide, oggi chef a Toronto, mi ha ospitato a Capri dove lavorava e presto lo raggiungerò in Canada. Ringrazio la mia famiglia ed in particolare mio fratello Giulio per l’affetto e le attenzioni che mi riservano ogni giorno e per le tante sorprese alle quali non sono abituato”.