Venerdì, 15 Marzo 2024 Molise

Il Comitato di Isernia che vuole riunirsi all'Abruzzo fa sentire la sua voce

"La nostra è una battaglia democratica". Allestiti banchetti per la raccolta di firme

Al via la petizione per chiedere l’indizione di un referendum per accorpare la provincia di Isernia all’Abruzzo: un’iniziativa di un Comitato civico fondato da 10 isernini. Due i primi banchetti per la raccolta firme, uno alla Stazione di Isernia e l’altro in Piazza Mercato.

“Tante le persone che si sono avvicinate per sostenere la petizione, già convinte della bontà dell’iniziativa, e altre che hanno voluto saperne di più – ha detto all’Ansa il presidente del Comitato, Antonio Bucci – In tutto sono necessarie 5.000 firme, ma i nostri comuni sono 52, dunque la prima giornata ci fa ben sperare”.

Il Comitato allestirà altri banchetti nei Comuni più grandi della provincia come Venafro e Agnone, poi in tutti gli altri comuni.

“E poi – ha aggiunto Bucci – porteremo la petizione in Provincia che, secondo regolamento, dovrà farsi promotrice del referendum. Se vincerà il sì, verrà fatta una legge ordinaria che sancirà il passaggio all’Abruzzo. A quel punto il Molise resterà con una sola provincia e la questione di riorganizzazione diventerà nazionale”.

“Sulla costa molisana stanno nascendo altri comitati – ha annunciato Bucci – che vogliono il passaggio dei comuni all’Abruzzo, come Montenero di Bisaccia (Campobasso). I rischi dell’autonomia differenziata stanno danno un’accelerata a questa tendenza”.

“Il presidente del Consiglio regionale del Molise, Quintino Pallante, continua nell’ormai consolidata prassi di offendere i cittadini. Il rappresentante di una delle massime istituzioni regionali etichetta i componenti del Comitato Comitato civico per l’accorpamento della provincia di Isernia all’Abruzzo con epiteti del tipo ‘piccole menti’ ed altro”.

Ieri Pallante aveva contestato l’iniziativa dicendo che “il Molise di oggi non è quello del dopoguerra, non è più neanche quello dell’emigrazione e del depauperamento del territorio. Questo lo dobbiamo ai decenni di democrazia e di autonomia. Quella stessa autonomia tanto cercata che qualche ‘piccola’ ente politica o intellettuale osa mettere in dubbio per il solo gusto di riempire mezza pagina di giornale o tre minuti di trasmissione e ricordare a qualcuno che esiste”.

Sul tema si è pronunciato nei giorni scorsi anche il presidente della Giunta regionale molisana, Francesco Roberti, dicendosi offeso da un articolo apparso sul Corriere.it a firma di Milena Gabanelli e augurandosi che l’iniziativa del Comitato “sia soltanto una provocazione”.

“Nell’esprimere il nostro disagio di cittadini impegnati in una giusta e motivata battaglia democratica – prosegue il presidente del Comitato – ci chiediamo se questi comportamenti siano consoni alle cariche ricoperte da costoro. E, soprattutto, se siano confacenti alla correttezza della normale dialettica democratica. Non avendo alcuna intenzione di replicare sul piano della rissa – ha concluso Bucci – con epiteti di analoga gravità, e ricordando il piano di correttezza costituzionale che ha sempre ispirato l’agire del Comitato che presiedo, si segnala all’attenzione nazionale la gravità di simili comportamenti, e i rischi che essi rappresentano per la democrazia”.