Venerdì, 31 Marzo 2023 Vasto

Al "S.Pio" malati cronici senza lungodegenza

Domanda a Schael: "il reparto che fine ha fatto"

Pazienti cronici costretti a costose trasferte. Malati oncologici terminali che non hanno più uno spazio in ospedale. A scriverlo, stamane, sulla pagina di Vasto del quotidiano dell’Abruzzo Il Centro, è la collega Paola Calvano. Che, nella circostanza, ha intervistato il Sindaco di Vasto Francesco Menna.

” Sono persone provate”, ha spiegato Menna ” non solo dalla malattia dei loro cari , ma anche dal fatto che vengono trasferiti in altri nosocomi della provincia e spesso non possono permettersi di seguirli . Assistere un paziente in trasferta ha un costo che non tutte le famiglie possono permettersi. Altri non possono farlo perchè hanno un lavoro. A questo punto chiedo al direttore della Asl, Thomas Schael , quando riapre il reparto di Lungodegenza del San Pio.” 

Il reparto, ricorda la collega del Centro,  venne chiuso ai tempi dei Covid-19, un periodo in cui Schael, preso atto che Pescara era al completo, decise di distribuire i pazienti Covid fra Vasto e Ortona.

“Per farlo – ha aggiunto  il sindaco Menna –  accorpò Chirurgia a Urologia e Ortopedia. Terapia intensiva venne trasformata in reparto Covid. Il San Pio perse 20 posti letto. I reparti che avevano il più alto numero d’interventi in Abruzzo vennero mortificati. Fatto ancora più grave, l’area medica, la lungodegenza e la geriatria vennero compresse con grave disagio per pazienti oncologici e gravi. Ora il Covid è un ricordo ma la lungodegenza resta una chimera. Non è stata più riaperta.” Perchè ? È assurdo”. Schael e la Regione hanno deciso una trasformazione totale, una riconversione forzata che paralizza l’area chirurgica aumentando liste di attesa e mobilità passiva.”