Mercoledì, 25 Maggio 2022 Abruzzo

FATTURAZIONI FALSE PER 13 MILIONI

DUE INDAGATI ALLA HUMANGEST

False fatturazioni per 13 milioni di euro e falsi in bilancio: sono le ipotesi di reato che pesano su Barbara Garofoli e Paolo Alberto Foresta gli attuali amministratori della Humangest spa: il colosso nazionale con interessi anche all’estero per i servizi di consulenza alle imprese e nella ricerca di personale, finiti sotto inchiesta.

Il fascicolo, nelle mani del procuratore aggiunto Anna Rita Mantini e del sostituto Fabiana Rapino, conta al momento due indagati: Barbara Garofoli, rappresentante legale della società a cui vengono contestate le false fatturazioni dal 2012 al 2021, e l’amministratore delegato Paolo Alberto Foresta, a entrambi vengono contestati i falsi in bilancio, come si legge sul Centro.

La Finanza di Pescara, nei giorni scorsi, ha dato seguito a un decreto di perquisizione e sequestri firmato dalla procura (eseguito nelle sedi di Pescara e di Milano oltre che nell’abitazione di Garofoli), che ha portato all’acquisizione di un gran numero di documenti che verranno esaminati.

A Garofoli (moglie di Gianluca Zelli, coinvolto nelle vecchie vicende dell’imprenditore della sanità Enzo Angelini, ora direttore commerciale della società, ma completamente estraneo a questa inchiesta) viene contestato di avere permesso a terzi “l’evasione delle imposte e sul valore aggiunto”, attraverso l’emissione “nei confronti delle società del gruppo Oma (Oma spa, Oma Repubblica Ceca, Oma Nord spa), negli anni di imposta dal 2012 al 2019, di fatture per operazioni inesistenti per un imponibile di 13 milioni di euro”.

Il legale della società, Massimo Galasso, sostiene che “il decreto di perquisizione ai locali di Humangest si caratterizza per essere inverosimile e incomprensibile, non fosse altro perché definire come ‘inesistenti’ i rapporti patrimoniali tra società del Gruppo Oma (fallite) e la Humangest significa negare la somministrazione di migliaia di lavoratori nel corso degli anni da parte di quest’ultima. Al contrario la Humangest nei rapporti con Oma Group e nelle vicende che hanno segnato le attività della stessa, è da intendersi persona offesa, visto il credito maturato che è stato azionato per il recupero in ogni sede”.

Quanto ai falsi in bilancio, l’accusa sostiene che gli amministratori abbiano “esposto fatti materiali rilevanti non rispondenti al vero”.