Sabato, 29 Febbraio 2020 AbruzzoSottosegretario, assessore in più aumento D'Annuntiis, entra AstolfiLe opposizioni preannunciato centinaia di emendamentidi Filippo Tronca L’AQUILA - "Aggiungi un posto in consiglio, che c’è un assessore in più". Questo è l’effetto, parafrasando una celebre canzoncina, di due progetti di legge, a firma del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, di Forza Italia, che arriveranno, in aula nella seduta del Consiglio di martedì 3 marzo, e che rischiano di risultare assai indigesti alla Lega, prima forza della maggioranza di centrodestra, coalizione sempre più divisa e litigiosa. Con l’aggravante che le opposizioni, di centrosinistra e M5S, hanno annunciato la presentazione di centinaia di emendamenti, e si preparano ad una seduta campale. La proposta, che quindi è molto traballante, è quella di parificare la figura del sottosegretario alla Presidenza della giunta ricoperta ora dal consigliere forzista Umberto D’Annuntiis, che ha delega a Trasporti, Infrastrutture e Opere pubbliche, a quella di un assessore a tutti gli effetti. Questo significa, innanzitutto, che anche il sottosegretario potrà essere "surrogato" in consiglio regionale, ovvero sostituito dal primo dei non eletti, che sarà in questo caso l’azzurro Gabriele Astolfi, ex sindaco di Atri. Come già avvenuto, a partire da questa legislatura, con i sei assessori. Il pdl si limita ad aggiungere un articolo alla legge regionale 30 del dicembre 2004, “Disposizioni in materia di ineleggibilità incompatibilità e decadenza dalla carica di consigliere regionale”, articolo in cui si stabilisce che “la carica di assessore regionale e quella di sottosegretario alla Presidenza della giunta sono incompatibili con la funzione di consigliere regionale”. Con un secondo provvedimento, coerentemente, si parifica lo stipendio del sottosegretario a quello degli altri assessori. Nella breve relazione si spiega infatti che il sottosegretario “svolge funzioni e compiti assimilabili a quelli svolti dai componenti della giunta regionale in quanto può partecipare alle sedute della giunta, può essere incaricato dal presidente a seguire specifiche questioni, avendo facoltà di riferire direttamente su argomenti e questioni afferenti alle funzioni attribuite, e può inoltre essere delegato a rispondere interrogazioni di competenza della giunta regionale”. D'Annuntiis dagli 11.100 euro lordi al mese, potrà passare a 13.100-13.400 euro lordi al mese degli assessori. Ma il calcolo non è così semplice, perche più d'una sono le variabili per calcolare l'importo dello stipendio dei componenti di giunta, che si compone di tre voci, indennita' di carica, indennita' di funzione, rimborso spese per l'esercizio del mandato. Il Pd lo calcola in circa 2.300 euro in piu' al mese. Una cosa è certa: sarà superato l'articolo dello statuto che stabilsce che al sottosegretario, "non spetta alcuna indennità aggiuntiva per l'esercizio delle sue funzioni rispetto a quella già percepita per il ruolo di Consigliere regionale". Poi andranno ricavati, ad invarianza di spesa per il funzionamento del Consiglio, non meno di 11.100 euro lordi al mese, che in un anno fanno 133 mila euro, per retribuire il nuovo consigliere "surrogato" Astolfi. Il punto è che la Lega, azionista di maggioranza con 10 consiglieri sui 18 di maggioranza in consiglio, e 4 assessori su 6, non è d’accordo con questo provvedimento, che arriverà per giunta in aula assieme alla designazione del componente della sezione regionale di controllo della Corte dei Conti, sulla quale Fratelli d’Italia, a cominciare dal presidente della Regione, Marco Marsilio, di Fdi, molto probabilmente spingerà, con conseguente, ulteriore, scontro con i salviniani, in merito alla candidatura dell’ex consigliere ed assessore regionale di Fi, l’avvocato teramano Paolo Gatti. Designazione da un milione di euro lordi in cinque anni, decisa direttamente da Sospiri con sua deliberazione, e poi affondata dai salviniani, sulle barricate assieme alle opposizioni di centrosinistra e Movimento 5 stelle. L’ipotesi di allargare di fatto la giunta, “promuovendo” il sottosegretario era già stata avanzata a inizio legislatura, e infatti il progetto di legge porta la data del 4 aprile 2019. Norma che poi è rimasta in stand by, vista la contrarietà della Lega. Non è forse un caso che il pdl arriverà in consiglio, senza essere passato dalle commissioni. Scavalcando anche la prima commissione Bilancio, presieduta guarda caso dal leghista Vincenzo D’Incecco, che avrebbe potuto esprimersi su norma che comporta anche una ricaduta economiche. Resta da capire però come è potuto accadere che in sede di conferenza dei capigruppo, il salviniano Pietro Quaresimale, che aveva clamorosamente annunciato l’uscita dalla Lega, per poi ripensarci dopo solo due giorni, non abbia avuto nulla da obiettare, sull’iscrizione all’ordine del giorno del pdl di Sospiri. In tal senso, ci potrebbe essere aria di una intesa, che avrebbe del clamoroso. Va poi detto che la promozione di D’Annuntiis, va in direzione contraria rispetto alla maretta che si è creata tra la Lega e gli alleati in regione, dopo che proprio D’Annuntiis e stato il regista assieme a Gatti, della nomina del nuovo cda della Ruzzo, società pubblica che gestisce il ciclo idrico integrato in 35 comuni del teramano, e del nuovo cda, stringendo un patto con Italia Viva, e con l’ex deputato dem, ora renziano, Tommaso Ginoble. Estromettendo oltre al centrosinistra, anche la Lega, che non ha primi cittadini nell’assemblea della Spa pubblica, ma è pur sempre nettamente il primo partito del centrodestra abruzzese. Si doveva attendere una tremenda vendetta della Lega, con la richiesta di dimissioni da sottosegretario di D’Annuntiis, ma poi lo scontro è rientrato. Altro aspetto della vicenda è quello economico. Toccherà infatti limare in qualche modo il budget del consiglio regionale, per ricavare il compenso al nuovo consigliere surrogato e al sottosegretario. E si può incidere solo sulle varie indennità di consiglieri o assessori, o anche sulla spesa degli staff. Non va infine dimenticato che il centrodestra quando era all'opposizione, fece le barricate contro la maggioranza di centrosinistra di Luciano D’Alfonso, che introdusse nel 2015 la figura del sottosegretario, giudicata come “superflua”, e “costosa”, concepita, si era insinuato, per dare un "posto al sole" anche a Camillo D’Alessandro, ai tempi consigliere del Partito democratico, ora deputato di Italia Viva. Oggi invece il centrodestra, o parte di esso, al sottosegretario aumenta sia il peso politico, che lo stipendio. Pubblicato su Abruzzoweb |