Lunedì, 16 Dicembre 2013 Chieti

Scuole, tagli e accorpamenti. A rischio il Nautico di Ortona

L’Agrario di Scerni verrà unito a Vasto, ma non ci sono pullman che collegano i due paesi

Riordino delle scuole con accorpamenti e tagli.

Una rivoluzione nel campo dell’offerta formativa.

In pericolo anche istituzioni scolastiche di grande prestigio.

È un’eccellenza provinciale e abruzzese, fra i pochi istituti Nautici in Italia ad avere una nave scuola per le esercitazioni, tanto che in quattro anni le classi sono aumentate da 14 a 21. Ma l’Acciaiuoli di Ortona rischia di soffocare sotto i colpi della burocrazia, che lo accorperebbe all’istituto tecnico Einaudi.

E la Cisl scuola Abruzzo-Molise lancia l’allarme: «Sarebbe un danno consistente, che decreterebbe la morte della scuola», tuona il segretario generale interregionale Davide Desiati.

Domani si riunisce il tavolo tecnico interistituzionale per il dimensionamento della rete scolastica. In attesa dell’accordo Stato-regioni, che punta sul numero delle dirigenze in Abruzzo (206 in tutto, poco più di quelle attualmente presenti in regione), la norma attuale prevede che gli istituti con meno di 600 allievi, 400 per le zone montane, non possano avere una propria reggenza. Il che si traduce nell’accorpamento ad altre scuole sotto un’unica dirigenza.

Una soluzione auspicabile, secondo Desiati, per altri casi, «come la creazione di un polo liceale Francavilla- Ortona o l’unione del convitto nazionale di Chieti con il liceo classico Vico, che risolverebbe un problema annoso, considerato che alcune classi liceali sono ospitate al primo piano del convitto».

Ma che darebbe un colpo letale a scuole prestigiose e con un indirizzo raro come il nautico, 450 iscritti, o l’agrario di Scerni, 260 alunni. «Scuole di questo tipo», spiega, «richiedono particolari attenzioni, il preside deve essere anche armatore o coltivatore diretto in base alle necessità. Il dirigente del nautico sta seguendo un iter particolare, ancora in corso, per ottenere la certificazione di qualità prevista dalla Imo (International maritime organization), obbligatoria per le agenzie formative della gente di mare. Con il dimensionamento cambierebbe la ragione sociale e si dovrebbe ricominciare da capo. La qualità della scuola è merito dei docenti e dello staff, la professionalità non si improvvisa. Tanto più che sarebbe accorpato con l’Einaudi che ha poco meno di 600 studenti e si accollerebbe una situazione complessa come quella del nautico».

Secondo il segretario della Cisl scuola subirebbe un rapido declino anche l’istituto agrario di Scerni, che sarebbe unito alla ragioneria di Vasto. «Nonostante la scuola non sia servita dai mezzi pubblici perché questa tratta non è mai stata inserita in quelle regionali», spiega, «quest’anno si è formata una prima in più. Qui non si va solo a scuola, ci sono animali, coltivazioni con la produzione di olio e vino: il dirigente scolastico deve diventare coltivatore e imprenditore. Anche l’approccio dei docenti è diverso rispetto a quello che avrebbero in un liceo». E inglobare i due istituti ad altri di diverso indirizzo, sarebbe per il sindacato un danno grave, «anche perché non c’è effettiva necessità, visto che l’accordo Stato-regione potrebbe esserci anche a gennaio».

Francesca Rapposelli