Lunedì, 1 Settembre 2008 Notizie

Arrestato uno slavo che uccise una studentessa

Il tragico fatto avvenne nel 1986 ad Avezzano. Deve scontare la pena dell'ergastolo

Fonte "Il Messaggero" La "belva della Marsica" è stata arrestata dall'interpol in collaborazione con la polizia macedone (Former Yugoslav Republic of Macedonia). Il serbo Nenad Vrbanovic, 41 anni, nel 1986 uccise la studentessa Marina Cairoli e ferì l'uomo che era con lei, in un'aggressione nei pressi di Avezzano. L'uomo, ricercato in campo internazionale dal 2006, è stato arrestato a Kocani (Macedonia). L'Interpol di Roma ha già avviato la procedura per l'estradizione di Nenad Vrbanovic verso l'Italia. Le condanne. Vrbanovic è stato condannato all'ergastolo dalla Magistratura de L'Aquila per una lunga serie di delitti commessi nel 1986 e culminanti nel concorso in omicidio volontario aggravato, tentato omicidio, violenza sessuale, detenzione e porto illegale d'arma nei confronti della Cairoli il suo compagno Antonio Torelli. E' accusato anche di violenza privata, sequestro di persona, ratto al fine di libidine e violenza sessuale nei confronti di una bambina di anni 7. La latitanza. Nel novembre del 2005 Vrbanovic si era reso latitante: dopo un permesso concessogli dal Magistrato di Sorveglianza di Firenze, non aveva fatto rientro nel carcere di Sollicciano. Nenad è fratello di Ljubisa, detto Manolo, altro pericoloso criminale protagonista di una serie di delitti, commessi in Italia tra la fine degli anni 80 ed inizio di quelli 90, in particolare del pluriomicidio della famiglia Viscardi commesso a Pontevico (Bs), attualmente detenuto in Serbia per l'espiazione della pena per i delitti commessi in territorio nazionale.