Martedì, 13 Settembre 2022 Molise

Di Pietro 'battezza' il Pd, in Molise voterei Gianfagna

Ex pm e leader Idv, persona pulita e testa aperta

"Come tutti sanno sono residente a Bergamo, quindi non potrò votare in Molise, ma se dovessi votare nella mia regione non ho difficoltà a dire che non guarderei in alcun modo i simboli dei partiti perché in ogni partito ci sono persone che mi convincono e persone che non mi convincono.

Mi convince Rossella Gianfagna perché la conosco personalmente e perché, oggi come oggi, l'istruzione e lo studio devono essere messi tra le priorità del nostro Paese e in particolare del nostro Molise e poi perché è una persona con le mani pulite e la testa aperta".

Così all'ANSA Antonio Di Pietro parlando delle prossime elezioni politiche nella sua regione si schiera al fianco della candidata del centrosinistra al Senato uninominale (diretta concorrente del candidato del centrodestra Claudio Lotito).
    "Ho fatto due volte il ministro - ricorda parlando dalla sua masseria di Montenero di Bisaccia (Campobasso) - e credo che tutti possano testimoniare che in ogni attività istituzionale ho sempre messo il Molise al primo posto. Questo, per un motivo molto semplice: perché sono di casa. Io non ero in Molise solo nei 20 giorni delle elezioni. Per questo mi auguro che i molisani possano votare una persona che sia di casa e che dimostri di essere competente a fare quello che deve fare un parlamentare. Deve essere una persona che conosce il territorio e le esigenze locali. Al Molise, che tra l'altro è una realtà molto piccola, ci può pensare solo chi ci vive e ci ha vissuto.
    Chi viene da fuori, il giorno dopo, quando va in Parlamento, se ne dimentica".
    Sul tema dei candidati 'paracadutati' da altre regioni l'ex pm conclude: "Questa legge elettorale è malfatta, ma pur sapendo che non è fatta bene i partiti ne approfittano. Personalmente sono convinto che mettere una persona in un posto per farla eleggere e non per essere al servizio di quel territorio negli anni successivi sia un errore che nuoce all'interesse della cittadinanza". (ANSA).