Martedì, 6 Settembre 2022 Nazionali

Oltre 2 milioni di dosi "vecchie" da utilizzare

I vaccini “aggiornati” non saranno disponibili subito e per tutti in tempi brevi

 Il via libera dell’Agenzia europea dei farmaci ai primi vaccini “aggiornati” sulla variante Omicron, a cui è seguito l’ok dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa), rischia di lasciare inutilizzati oltre due milioni di dosi di vaccini “vecchi”.

Precisamente 2.285.130, cioè la differenza tra quelli consegnati e quelli effettivamente utilizzati. Tuttavia, i vaccini “aggiornati” non saranno disponibili subito e per tutti in tempi brevi.

La stessa Ema ha precisato che le “vecchie” versioni dei vaccini, Comirnaty e Spikevax, sono ancora efficaci nella prevenzione di malattie gravi, ospedalizzazione e decesso associati a Covid-19 e continueranno ad essere utilizzati nelle campagne di vaccinazione nell’Ue, in particolare per le vaccinazioni primarie.

Inoltre, alcuni “vaccini italiani” continueranno a essere donati ad altri Paesi, tramite la collaborazione Covax e tramite accordi bilaterali siglati con altri paesi.

Ad esempio, tramite Covax, l’Italia ha donato già oltre 26 milioni di dosi del vaccino di Johnson & Johnson, oltre 14 milioni di vaccino AstraZeneca, quasi 2 milioni del vaccino Moderna e oltre 7 milioni di Pfizer. Accordi bilaterali sono stati fatti con San Marino, ma anche con lo Zambia e la Tunisia. Quest’ultima, proprio di recente, ha ricevuto quasi 155mila dosi del vaccino pediatrico di Pfizer.