Martedì, 23 Giugno 2020 ChietiFebbo rompe con il centrodestra e si autosospende da Forza ItaliaL'assessore regionale si dichiara contrario alla candidatura di Di Stefano“A Chieti vado avanti con il progetto civico e mi sospendo da Forza Italia” Il via libera del tavolo nazionale di ieri alla candidatura di Fabrizio Di Stefano, ex consigliere regionale e parlamentare aennino, a sindaco di Chieti, quota Lega, fa la prima vittima eccellente: quella del potente assessore regionale ad Attività produttive, Turismo e Cultura Mauro Febbo, Forza Italia, che nella sua Chieti sostiene la candidatura alternativa e civica del medico di famiglia Bruno Di Iorio, e sta lavorando alla lista Forza Chieti, a cui si aggiunge la lista Chieti viva, che fa riferimento a Italia esponente di spicco, il consigliere comunale Alessandro Marzoli, la lista del sindaco ed una quarta lista espressione di Chieti scalo. Ieri però con un comunicato congiunto Silvio Berlusconi, Giorgia Meloni e Matteo Salvini, leader di Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega, hanno annunciato i nomi dei candidati presidenti del centrodestra alle elezioni regionali del prossimo settembre spiegando che "il centrodestra esprimerà candidati unitari anche alle Comunali". Insomma, è arrivato il sostanziale via libera, almeno così è stato da tutti letto, alla candidatura a sindaco di Chieti di Di Stefano, espressione del Carroccio, che sull'argomento è irremovibile, non governando, pur essendo il primo partito in Abruizzo e in consiglio regionale nella maggioranza di Marco Marsilio, nessun comune capoluoogo. Ipotesi però di cui Febbo non vuole sentir parlare, tanto da rompere, almeno per ora, con il suo partito, e con il coordinatore regionale, il senatore Nazario Pagano, e tira dritto per la sua strada, aprendo una frattura sia nella partita di Chieti dove il centrodestra rischia a questo punto di andare diviso, ed anche nella maggioranza di centrodestra in Regione, dove Febbo ha un peso molto considerevole. “Le decisioni assunte dal tavolo politico nazionale del centrodestra erano scontate ed ampiamente anticipate - spiega in una nota Febbo - poiché vi erano contestualmente da definire una serie di candidature regionali che sicuramente hanno una valenza politica e amministrativa ben più importanti rispetto a città seppur capoluogo di Provincia. Per cui, il Presidente Berlusconi non poteva non chiudere il quadro dell'accordo generale e di questo sono ben consapevole”. E aggiunge: “Quando, mesi fa, è iniziato su Chieti il percorso del nuovo progetto civico amministrativo mi ero rapportato da subito con il mio partito illustrandone le motivazioni mie, di tutto il gruppo consiliare e dei vertici comunali sia al coordinatore Nazario Pagano sia allo stesso Maurizio Gasparri (responsabile Enti locali) finanche al vice Presidente di Forza Italia Antonio Tajani. Ricordo come cinque anni fa il sottoscritto e tanti ex Forza Italia (oggi aderenti alla Lega e FdI) erano contrari alla ricandidatura del sindaco uscente ed anche in quell’occasione da Roma arrivò l'input di sostenere il candidato che nel frattempo era passato dal PDL al Nuovo Centro Destra (NCD). Come era prevedibile, e i fatti mi danno ragione, abbiamo assistito ad un continuo susseguirsi di frizioni interne tra la maggioranza ed il partito di Forza Italia, rispetto alle indicazioni di scelte programmatiche e di gestione del governo cittadino. Oggi in questa tornata amministrativa non è tollerante ricadere nello stesso errore e subire nuovamente le indicazioni del mio partito e del mio coordinatore, che comunque ringrazio della fiducia e della stima accordatami anche nella recente nomina di responsabile regionale organizzativo”. “Oggi non posso tradire gli interessi della mia Città che vedo soffrire da troppo tempo, costretta a subire un declino socio-economico non più tollerabile - incalza Febbo -. La mia è una decisione, insieme a quella di tanti amministratori, dirigenti e amici, che sicuramente mi costa e costerà in termini personali, politici e amministrativi ma nulla scalfirà la mia convinzione di uomo e di appartenente al Centrodestra, anzi di Destra. Ritengo invece questa essere una competizione esclusivamente amministrativa e locale su cui vogliamo far nascere un progetto ben definito che passa sicuramente e prioritariamente dalla discontinuità”. “Infatti, coloro che cinque anni fa non hanno digerito la ricandidatura del sindaco uscente e che hanno continuamente contestato l'operato dell’amministrazione uscente oggi si ritrovano ancora di nuovo tutti insieme; l'unico collante è quello della rielezione. Pertanto vado e andiamo avanti insieme a tanti amministratori e concittadini con il nostro programma che presto presenteremo alla città di Chieti e, nella consapevolezza di poter mettere Forza Italia e il suo coordinatore regionale in difficoltà, da oggi mi ritengo autosospeso dal partito”, conclude Febbo.
|