Martedì, 11 Novembre 2025 Vastese“Soldi pubblici per le nozze d'oro, l'amministrazione persevera nei suoi errori”Bendotti, consigliera comunale, torna a criticare la festa organizzata dal Comune di Lanciano per i 50 anni di matrimonio di un centinaio di coppieLe polemiche dello scorso anno non hanno scalfito minimamente l'amministrazione comunale del sindaco Filippo Paolini, che anche per il 2025 ha riproposto la festa per le nozze d'oro di un centinaio di coppie lancianesi (116 avevano aderito) che hanno raggiunto il traguardo dei 50 anni di matrimonio. Prima la messa celebrata nella cattedrale della Madonna del Ponte e poi la cena al ristorante con tanto di balli e animazione. “Un omaggio all’amore, alla dedizione e ai valori che tengono unita la comunità”, è descritto sui social l’evento promosso dall’assessorato alle politiche sociali del Comune di Lanciano. La cura di ogni aspetto organizzativo è stata affidata alla cooperativa L’Ancora Sociale. “Questa festa rappresenta un riconoscimento sincero a chi ha condiviso una vita insieme — sottolinea l’assessore Cinzia Amoroso — ed è parte di un impegno concreto per creare momenti di felicità, spensieratezza e aggregazione”. Non la pensa così la consigliera Dora Anna Bendotti (Lanciano In Comune), ex assessore alle politiche sociali della precedente giunta Pupillo, che già aveva criticato l'iniziativa della gita e della cena di Natale riservata ai 100 cittadini più veloci ad iscriversi. “'Errare humanum est, perseverare nefarium" – esordisce Bendotti - Ancora una volta si persevera negli errori, ancora una volta, l’amministrazione comunale attraverso il sindaco e l'assessore al sociale, dimostrano di non aver imparato nulla dai propri errori. Certo, non possiamo dire che il sindaco Paolini non sia una persona coerente, anzi. Continua, persevera e difende, riproponendole ogni anno e infischiandosene di tutti e tutti, le nozze d’oro! Un evento che il sindaco, l'assessore e la giunta difendono con orgoglio, ma che continua a rappresentare l’emblema di una politica autoreferenziale, lontana dai veri problemi della città”. “Si spendono soldi pubblici per festeggiamenti di pochi, per una ricorrenza che, per quanto rispettabile, resta di natura privata e religiosa, e non certo una priorità amministrativa – sottolinea l'esponente di minoranza - Nel frattempo, le difficoltà sociali crescono, le famiglie faticano, i servizi restano carenti e le emergenze si moltiplicano. È davvero incomprensibile come, di fronte a un tessuto sociale sempre più fragile, si scelga di investire risorse e tempo in eventi che non lasciano alcun beneficio concreto alla collettività. Questa amministrazione continua a guardare al passato, incapace di proporre una visione moderna, inclusiva e solidale. Perseverare in questo tipo di scelte significa avere i paraocchi, ignorare la realtà e mancare completamente di lungimiranza politica e sensibilità sociale. La città merita di più: meno passerelle e più fatti”.
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