Venerdì, 17 Ottobre 2025 Nazionali

DUE ORDIGNI ESPLODONO SOTTO L’AUTO DEL GIORNALISTA SIGFRIDO RANUCCI

L'attentato messo in atto a Pomezia. Quelle bombe potevano uccidere

Due ordigni sono esplosi nella tarda serata di ieri, giovedì 16 agosto, sotto le auto del giornalista Rai Sigfrido Ranucci e della figlia, parcheggiate davanti all’abitazione di Campo Ascolano, frazione di Pomezia.

Le esplosioni, avvenute intorno alle 22, hanno sollevato le vetture e danneggiato la facciata della casa.

“Hanno usato almeno un chilo di esplosivo”, ha detto Ranucci. “Mia figlia era passata davanti all’auto pochi minuti prima: avrebbero potuto ammazzarla”.

Sul posto sono intervenuti carabinieri, Digos, polizia scientifica, artificieri e vigili del fuoco. L’area è stata isolata per i rilievi.

La Procura di Roma ha aperto un’inchiesta. Il prefetto è stato informato. In corso accertamenti sulla natura e la matrice dell’attentato.

Ranucci è sotto scorta dal 2014 per precedenti minacce legate alla sua attività giornalistica. Negli ultimi mesi ha denunciato episodi di dossieraggio, pedinamenti e minacce, tra cui l’invio di una pistola P38.

L’attentato è considerato “un grave segnale di allarme per la libertà di stampa”.