Grande adesione allo sciopero organizzato all'Aquila

Venerdì, 12 Dicembre 2025 Abruzzo

La Cgil 'in Abruzzo un salario su due sotto 1.000 euro'

L'Aquila è oggi il centro della mobilitazione abruzzese per lo sciopero generale nazionale indetto dalla Cgil contro la Legge di Bilancio 2026.

Raduno alla Villa comunale, corteo e conclusione davanti alla Prefettura con l'intervento di Fabrizio Russo, segretario generale della Filcams Cgil.

Al centro della protesta, secondo il sindacato, salari, fisco, precarietà, sicurezza sul lavoro, pensioni, sanità e istruzione. La Cgil denuncia una manovra ritenuta "ingiusta", priva di interventi sul potere d'acquisto e sugli investimenti nei servizi essenziali. Per la confederazione, la Legge di Bilancio non sostiene pensionati, lavoratori precari e autonomi, e rischia di ampliare le disuguaglianze sociali.
Nel corso della mattinata è intervenuto anche Carmine Ranieri, segretario generale della Cgil Abruzzo Molise: "In Abruzzo - dice Ranieri - un salario su 2 è inferiore a 1.000 euro al mese. Eppure ci sarebbe tanto da fare - aggiunge - perché oggi viene tassato molto più il lavoro che le rendite finanziarie. Chi guadagna in borsa con i dividendi sulle azioni paga meno tasse di chi lavora ogni giorno".
"Bisognerebbe ribaltare questo paradigma - sottolinea -.
Invece il governo pensa alle decime rottamazioni e all'aumento del contante a 10.000 euro. C'è la volontà di aumentare la sperequazione sociale. Noi invece - conclude - crediamo in una crescita che redistribuisca risorse a lavoratrici, lavoratori, pensionate e pensionati. Sarebbe facile farlo, ma la politica del governo è esattamente l'opposto".

"Lo sciopero della Cgil è sacrosanto di fronte alla protervia di un governo arrogante e classista che se ne frega di chi non arriva alla fine del mese - commenta il segretario nazionale del Partito della Rifondazione Comunista, Maurizio Acerbo -. Oggi parteciperò alla manifestazione regionale della Cgil a L'Aquila.
La destra politica e mediatica attacca ogni giorno Landini con polemiche assurde perché le critiche della Cgil sono incontestabili. Questo è il governo dei ricchi. Ma lo sciopero pone anche una questione ai partiti di centrosinistra. Il campo largo fa propria la piattaforma della Cgil? Se torna al governo la trasformerà in azione di governo? L'Italia sta precipitando nella recessione e nella deindustrializzazione mentre salari e pensioni continuano a perdere potere di acquisto. Centomila giovani lasciano ogni anno il paese. Cosa propone il governo? Di arruolarli nell'esercito? L'Italia non ha bisogno di armi, ma di ospedali che funzionino".