In Abruzzo il Cup di secondo livello non è stato mai attivato
Venerdì, 12 Dicembre 2025 Abruzzo
La Federazione dei Medici chiede chiarimenti alle 4 ASL abruzzesi
“Mancata attivazione e utilizzo in tutte le unità operative ospedaliere e distrettuali delle Asl” abruzzesi del Cup di secondo livello previsto dal decreto commissariale n. 60/2015, una carenza che “ha comportato e comporta estremo disagio per i medici convenzionati, costretti a fare un lavoro improprio, e per l’utenza costretta a rivolgersi ai medici di famiglia e pediatri per ottenere una nuova prescrizione e tornare, quindi, ai Cup aziendali”.
A denunciarlo la Federazione Medici Territorio (Ftm) che sulla questione, oggi, ha inviato ai direttori delle quattro Asl abruzzesi e, per conoscenza, tra gli altri, al ministro Orazio Schillaci, al governatore Marco Marsilio e all’assessore regionale alla Salute, Nicoletta Verì, una lettera in cui si chiedono chiarimenti urgenti.
“Al fine di gestire in modo separato le prestazioni di controllo, si deve programmare in via prioritaria di istituire apposite agende dedicate per le prestazioni di follow-up intese come visite/esami successivi al primo accesso e programmati dallo specialista che ha già preso incarico il paziente anche mediante l’istituzione di Cup di II livello”, si legge nella lettera, che cita un passaggio del decreto commissariale. L’attivazione, viene ricordato, avrebbe dovuto essere avviata “entro il termine di novanta giorni successivi all’entrata in vigore del suddetto decreto commissariale”.
“La programmazione – si legge nella nota – richiedeva e richiede il completamento del processo di informatizzazione degli ambulatori aziendali, ospedalieri e territoriali. Nello specifico il Cup di II livello dovrebbe gestire le agende appositamente costituite attraverso una rete intranet che collega i terminali (client) dai quali gli utilizzatori dei reparti ospedalieri e dei distretti sanitari di base interagiscono mediante interfaccia informatica per le prenotazioni di follow-up. La prenotazione di visite e prestazioni di controllo, qualora necessaria, dovrebbe essere obbligatoriamente programmata al momento della conclusione della prima visita/prestazione da parte dello specialista che attiva la presa in carico del paziente secondo la organizzazione aziendale”.
Ad oggi però il processo non è stato “portato a compimento, nonostante l’ampio lasso temporale intercorso dall’entrata in vigore del decreto commissariale 60 del 25 giugno 2015”.
Proprio per questo la Fmt chiede “comunicazione degli atti emanati e preordinati all’attivazione e attuazione del Cup di II livello”.
