Interrogazione di D'Alfonso sulla vertenza dei 50 sanitari contro tagli ore ed indennità
Martedì, 16 Settembre 2025 Abruzzo
Coinvolti il Ministro della salute, il Ministro per la pubblica amministrazione, il Ministro del lavoro e delle politiche sociali
“I sanitari, medici, infermieri, professionisti il cui ‘eroismo’ decantato dalla destra è finito com’è sfumata l’emergenza Covid, così come i malati abruzzesi, non possono diventare il capro espiatorio finanziario di una pessima gestione della sanità regionale abruzzese. Se 50 dirigenti medici dell’Azienda sanitaria locale Asl 3 Pescara hanno sottoscritto e presentato lo scorso 24 aprile 2025 all’Ispettorato territoriale del lavoro di Chieti-Pescara una richiesta di intervento ispettivo contro tagli ingiustificati di ore di lavoro, riposi compensativi, straordinari e indennità, vuol dire che siamo su quel punto di non ritorno che merita l’attenzione ministeriale”
Questo il focus dell’interrogazione che Luciano D’Alfonso, deputato del pd ed ex presidente della Regione ha portato all’esame del Ministro della salute, del Ministro per la pubblica amministrazione, del Ministro del lavoro e delle politiche sociali
NOTA
La richiesta di intervento del sindacato ispettivo è partita dalla denuncia degli «straordinari/ore» non registrati in busta paga e non pagati in quanto, sulla base di una presunta efficacia retroattiva del nuovo Ccnl dell’Area sanità triennio 2019-2021 del 23 gennaio 2024, era stato disposto dall’Azienda l’integrale azzeramento del credito orario maturato dalla dirigenza medica alla data del 31 dicembre 2023.
Il provvedimento ha determinato il disconoscimento dei riposi compensativi goduti dai dirigenti nell’anno 2024, con conseguente insorgenza di un inveritiero debito orario negli anni 2024 e 2025, che impedisce, allo stato, ai dirigenti (oltre ai rischi di eventuali provvedimenti disciplinari) anche la corretta retribuzione delle prestazioni rese in straordinario per i servizi di guardia notturna e di pronta disponibilità attiva, in quanto imputate al normale orario di lavoro, costringendo il singolo dipendente a ricorrere al monte-ferie disponibile, per offrire un’illegittima duplicazione di giustificativo su riposi debitamente goduti, con violazione del diritto alle ferie di cui all’articolo 2109 del codice civile.
L’azzeramento del credito orario dei singoli dirigenti medici, impedisce loro altresì di godere – a fronte delle prestazioni ampiamente e realmente rese negli anni ben oltre i limiti orari di legge e di contrattazione collettiva – degli effettivi riposi compensativi, a cui avrebbero diritto ex lege, nonché sulla base della contrattazione collettiva, con ogni più ampia conseguenza in termini di lesione dell’integrità psicofisica del lavoratore, in violazione dell’articolo 2087 del codice civile.
L’implementazione della procedura del nuovo articolo 27 Ccnl-Area sanità ha poi determinato il sostanziale disconoscimento della flessibilità oraria, da sempre riconosciuta e ribadita dallo stesso Ccnl in vigore, avendo determinato il sostanziale «blocco» del rilevamento delle prestazioni sull’orario base di 6h20′, senza riconoscimento e contabilizzazione dell’effettivo orario di lavoro reso dal dipendente, in violazione dell’articolo 22, comma 3, legge n. 675 del 1996, arrivando persino a non computare prestazioni rese in orario pomeridiano e/o notturno. I dirigenti medici hanno lamentato anche il mancato godimento delle pause giornaliere ex articolo 8 decreto legislativo n. 66 del 2003, per la mancata fruizione del servizio mensa e di servizi complementari e/o sostitutivi (ticketmensa), nel caso di svolgimento di turni lavorativi non coincidenti con l’orario di apertura della mensa aziendale.
Come se ciò non bastasse i premi produzione sono stati tagliati al 50 per cento al personale dirigenziale e al comparto infermieristico e al 30 per cento agli amministrativi, mentre sono stati assegnati regolarmente ai Direttori generali delle 4 Aziende Asl abruzzesi. Il direttore dell’Unione Operativa Complessa – trattamento economico personale dipendente e convenzionato – ha inviato, il 24 febbraio 2025, a tutti i dirigenti un vademecum sulla procedura del Ccnl, indicando come i medici dovevano gestire il proprio tempo lavorativo e come fare le richieste per farsi autorizzare le ore aggiuntive, come se un medico di corsia, finito il turno, potesse timbrare il cartellino e andare via, lasciando il paziente in corso di visita.
Riteniamo tali provvedimenti e iniziative offensivi della dignità professionale e umana di quelli che da eroi della società sono evidentemente oggi considerati poco più che ‘manovali-apprendisti’ della sanità con il benestare delle Istituzioni regionali di Governo.
Nella mia interrogazione ho chiesto ai tre Ministeri collegialmente coinvolti se intendano disporre iniziative ispettive, anche tramite l’Ispettorato per il lavoro, a fronte di quella che sembra la violazione dei più basilari princìpi in materia di successione nel tempo dei contratti collettivi, con il conseguente disconoscimento dei diritti acquisiti dai lavoratori in ragione delle effettive prestazioni rese in eccedenza rispetto al normale orario di lavoro. In tale contesto, quali iniziative, per quanto di competenza, si intendano adottare affinché sia adottata una metodologia unica e trasparente per le quattro Asl abruzzesi e sia ripristinato il credito orario dei singoli dirigenti medici della Asl di Pescara con il riconoscimento di tutti i diritti che ne derivano.
Infine se, nell’ambito del vigente programma operativo connesso al piano di rientro, non si ritenga necessario adottare iniziative volte a fare chiarezza sull’attuale gestione della sanità abruzzese, intervenendo, una volta per tutte, su sprechi e inefficienze manageriali, per evitare che a pagare sia chi lavora e chi ha diritto di essere curato.