TURISMO: “LA MONTAGNA NON E’ UN PARCO GIOCHI”

Venerdì, 15 Agosto 2025 Nazionali

UNCEM, “RISPETTO PER COMUNITA’, ECCO LE SFIDE”

“Troppe banalità abbiamo sentito fin qui. Come l’inversione di flussi dal mare alle vette in nome dei costi, del ‘caro-ombrellone’, come se la montagna fosse tutta ‘gratuita e libera’. Banalità. Chiacchiere. Parliamo di cose serie. Lo abbiamo fatto con alcuni punti diffusi in un Manifesto Uncem. Opportunità e impegni per tutti”.

Uncem, Unione nazionale comuni comunità enti montani, è chiara: “No al parco giochi, la montagna è comunità, economia, non certo solo turismo. Lo diciamo nei giorni più caldi, con arrivi e presenze in crescita”.

“La montagna è piena di luoghi da vivere, che però sono in primis luoghi di vita delle comunità che li abitano tutto l’anno – sottolinea in una nota Marco Bussone, presidente nazionale Uncem  -Occorre rispetto, attenzione, senso dei luoghi. La montagna accoglie sempre, le comunità sono in attesa, a braccia aperte, ma serve un patto di rispetto e di fiducia che parta da turisti e persone in arrivo sui territori”.

Di seguito il manifesto Uncem.

I bar e i ristoranti sono pezzo portante delle comunità vive

Bar e ristoranti sono per te. Sono comunità. Sono aperti, sono accoglienti. Consumare prodotti locali nei bar e nei ristoranti è un gesto di amore per i territori. I bar e gli esercizi commerciali sono vitali e generativi nei paesi. Sono necessari, sono il presente e il futuro dei paesi che si riuniscono e si ritrovano.

L’ambiente montano che ci piace e ci emoziona è fatto di paesaggi, di paesi, di case e prati, di foreste e acque, di storia e di storie che sono frutti della presenza antropica.

Agricoltura e Allevamento punto fermo di questo lavoro. Il turismo viene dopo

Paesaggio è ambiente e comunità che lo plasma in un’alchimia complessa che va rispettata, tantopiù nel pieno della crisi climatica. Sui sentieri come in un prato, in una strada nel borgo, tra le case, guarda e scopri quel senso di appartenenza delle comunità, gli spazi e i beni comuni, conoscendone peculiarità e culture. In questo sta il senso della scoperta, ogni volta che sali, della montagna che non è parco giochi a beneficio delle città e neanche luogo della wilderness con la natura che fa quel che vuole. Ambiente e comunità insieme sono il paesaggio, sono luogo di vita. Ma non sono cornice per chi arriva e fruisce fugacemente della montagna. Sono spazio di vita di ecosistemi che consentono alle aree montane di continuare a (ri)generarsi dopo troppi decenni di spopolamento e abbandono. Le comunità tornano oggi a essere vissute. Anche grazie a un nuovo turismo.

Compra in valle. La Montagna vivrà. 

Ogni volta che sali, anche solo per un’escursione breve, fermati in un negozio del territorio. Nel negozio, nel bar, acquista i prodotti tipici del territorio e del paese dove ti trovi da portare a casa – o per la tua escursione, per il tuo pic-nic. È un segno di vicinanza al territorio stesso e un atto di sostegno all’economia locale. Grazie a quel gesto, la montagna vivrà.

Attenzione. Non tutto è gratis.

Paghi il parcheggio, la ZTL, la Zona C in città dove vivi o lavori? E l’autostrada? Bene. E dunque anche in Montagna non tutto può essere regalato, non tutto è gratis. Uncem te lo dice con grande franchezza. Negli ultimi dieci anni, molti territori montani, alpini e appenninici, in Italia e non solo, hanno sperimentato iniziative per dare un valore a pezzi di territorio che hanno particolare fruizione e tipo di accesso. Non tutto è gratis. Come paghiamo i parcheggi in città, possiamo, vogliamo introdurre alcune aree parcheggio a pagamento nelle aree montane. O dei tornelli per regolare i flussi sui sentieri. Non sembri strano. O delle navette per portarti in luoghi incontaminati, senza auto, oppure strade con un pedaggio. Tre euro per una giornata, cinque per un voucher, un ticket (gratis – quindi nessuna tariffa – se mi fermo a mangiare in un bar o in un ristorante del paese).

Ogni territorio fa le sue scelte e le sue proposte.

E fa bene a farle. Rispettale. Un parcheggio o una navetta a pagamento nelle aree montane non sono uno scandalo. I proventi possono essere reinvestiti dagli Enti per una migliore promozione, per migliori servizi, per nuovi servizi. Per te. Non tutto e gratis. Ma quell’euro investito bene, da te sul territorio, ti darà il centuplo, il massimo, sempre. La Montagna da vivere.