Fulminato da un infarto sulle pendici della Majella

Giovedì, 31 Luglio 2025 Abruzzo

Un uomo di 65 anni, di Salle, stava raggiungendo il rifugio Mazzini

Mattinata intensa per i tecnici del corpo nazionale soccorso alpino e speleologico (Cnsas) Abruzzo, impegnati in due distinti interventi di soccorso in montagna, rispettivamente sulla Majella e sul Gran Sasso.

Il primo allarme è scattato nei pressi del rifugio Manzini, sul versante di Fara San Martino, dove un escursionista di 65 anni originario di Salle (Pescara) è stato colto da un malore improvviso mentre era in cammino con alcuni compagni in direzione della cima dei Tre Portoni. Attivato immediatamente l’elisoccorso, con a bordo il tecnico di elisoccorso del Cnsas e un medico del 118. Purtroppo, all’arrivo sul posto, il personale sanitario non ha potuto fare altro che constatare il decesso dell’uomo. La salma è stata successivamente recuperata e trasportata alla camera mortuaria dell’ospedale di Chieti.

Poco dopo, un secondo intervento si è reso necessario sulla parete sud-est del Corno Grande del Gran Sasso, lungo la via dello Spigolo Sud-Sud Est. Un alpinista originario dell’Aquila è precipitato per circa cinque metri sul passaggio chiave della via, finendo su un terrazzino. A seguito della caduta, lamentava forti dolori agli arti inferiori e non era in grado di proseguire in autonomia. 

A lanciare l’allarme sono stati i due compagni di cordata. Anche in questo caso è stato attivato l’elisoccorso con medico e tecnico di elisoccorso a bordo: il ferito è stato stabilizzato e recuperato con il verricello per essere trasportato all’ospedale dell’Aquila per i necessari accertamenti. L’operazione è stata condotta in tempi rapidi per evitare l’arrivo della nebbia, che avrebbe compromesso la possibilità di evacuazione aerea.