Riserva di Punta Aderci. Taglioli: “Inascoltati sul rischio frana”

Mercoledì, 2 Aprile 2025 Vasto

La voragine, profonda oltre due metri, si è aggravata dopo che l’area è stata transennata

Taglia in due il tratto di Via Verde la frana che si è creata nella riserva di Punta Aderci,  a 800 metri dalla sbarra di Mottagrossa. La voragine, profonda oltre due metri, si è aggravata dopo che l’area è stata transennata. La stradina sterrata, molto frequentata dagli appassionati di mountain bike,  è stata interdetta al transito pedonale e ciclabile con una ordinanza di chiusura firmata venerdì scorso dal dirigente del II settore del Comune. Al primo sopralluogo i tecnici del Comune avevano riscontrato la presenza della voragine e una residua parte di percorso sterrato, completamente sparito dopo l’ultimo smottamento.  La situazione, definita “molto seria” dagli operatori della Cogecstre, la cooperativa di Penne che ha in gestione l’area protetta, ha dato il via ad alcune considerazioni sulla opportunità o meno di far passare la Via Verde proprio in quel tratto notoriamente fragile, diventato ancora più vulnerabile dopo la dismissione dell’ex tracciato ferroviario. 

“Quello smottamento, che rischia di escludere la riserva di Punta Aderci dalla importantissima Ciclovia Adriatica, era prevedibile”, commenta Stefano Taglioli, ecologista storico, “proprio per evitare situazioni del genere provammo, a suo tempo, in tutti i modi a convincere i tecnici della  Provincia a non utilizzare la Riserva  come parte della Via Verde, lasciando questo tratto alle  mountain bike e ai trekker e utilizzare, invece, via Torre Sinello. Non ci voleva molto a capire che non funzionando più il sistema drenante delle Ferrovie, il cui tracciato è stato dismesso, si sarebbero verificate queste situazioni. Non fummo  ascoltati,  come succede quasi sempre e oggi siamo qui a contare i danni”. 

La stradina sterrata è stata subito transennata. A verificare la situazione di pericolo per la circolazione pedonale e ciclabile sono stati i tecnici comunali e la polizia locale che, intervenuti sul posto per un sopralluogo,  hanno invitato l’ente  a valutare la possibilità di interdire l’accesso e il transito ai pedoni e ai ciclisti. Sul posto anche gli operatori della Cogecstre. Nelle ultime ore la frana si è aggravata a causa di un ulteriore smottamento. La situazione è davvero critica e per certi versi paradossale se si pensa che proprio nei giorni scorsi a Pescara è stata sottoscritta, con i sindaci della costa,  la convenzione per la Ciclovia Adriatica di 132 chilometri di lunghezza.   Le amministrazioni coinvolte sono la Provincia di Chieti ed i comuni di Ortona, Francavilla al Mare, Silvi, Torino di Sangro, Casalbordino, San Salvo, Vasto, Pineto, Roseto e Martinsicuro, oltre alla Regione Marche. I lavori dovranno essere conclusi entro giugno 2026, salvo eventuali proroghe. 

Anna Bontempo (Il Centro)