Commento alla cerimonia di consegna del "Premio Avv. Valentino Brunetti"
Domenica, 29 Settembre 2024 Vasto
Una bellissima e straordinaria nota di una studentessa del liceo, Gaia Stivaletta
Commento alla cerimonia di consegna del "Premio Avv. Valentino Brunetti"
Il giorno 24 settembre 2024 si è tenuta nell'auditorium del Liceo Artistico di Vasto la cerimonia di consegna del “Premio Avv. Valentino Brunetti assegnato agli studenti che hanno conseguito la maturità classica 2024 con 100 e lode. Sull'evento, pubblichiamo una bellissima e straordinaria nota di una studentessa del liceo, Gaia Stivaletta, presente insieme con moltissimi altri studenti alla manifestazione.
"E' stata scrive Gaia Stivaletta- una cerimonia intensa, colma di emozioni e commozione per tutti i presenti: per i ragazzi, che raggiungono i primi traguardi della loro vita e vedono la strada del loro futuro ricco e prosperoso aprirsi davanti a loro, e per gli adulti, che hanno avuto la sensibilità di fare un tuffo nel passato e vedere nei giovani speranza e passione.
La cerimonia si è aperta con il toccante intervento del professor Guido Brunetti e di sua moglie Anita, genitori dell' Avv. Valentino Brunetti. Alta letteratura scientifica, è stata definita la sua relazione, che ha toccato corde sensibili per tutto il pubblico, dalla parità di genere all'istinto materno dell'essere umano all'importanza della diffusione della cultura, scandite da numerosi riferimenti scientifici, filosofici e letterari.
Emozionante è stato l'affettuoso, prolungato e indimenticabile scroscio di applausi che ha salutato il suo discorso ricco di tematiche universali. Una commovente standing ovation.
Particolarmente interessante- aggiunge Gaia- è stato il tema sul cervello femminile. "Fin dall'antichità, scienziati, filosofi e medici hanno teorizzato l'inferiorità biologica e mentale delle donne. Teorie risultate di estrema superficialità e prive di validità scientifica. È soltanto alla fine del Novecento che le ricerche neuroscientifiche dimostrano che il cervello di donne e uomini è unico e diverso. Non esistono due cervelli uguali. Ci sono sistemi intellettivi, mentali ed emotivi difformi a partire dallo sviluppo fetale. C'è una grande varietà di diversità funzionali e genetiche. L'intelligenza quindi non è prevalente in uno o nell'altro sesso. La donna non è pertanto inferiore all'uomo".
Un altro argomento intrigante è stato quello di onorare i propri cari. "La pratica di onorare i propri cari scomparsi è antica come l'uomo. Nel mondo greco e in quello romano, come attestano Sofocle, Eschilo, Omero, Cicerone e Plinio, questa usanza era ritenuta di fondamentale importanza".
“Il dolore è un mistero. La perdita di un figlio è dolore e rabbia, una ferita irrisolta, che consuma il corpo e la mente, un'esperienza devastante, che rompe il ritmo dell'esistenza e frantuma la speranza che i suoi sogni possano sbocciare per non finire mai. E' la scoperta definitiva della crudeltà della vita, certificando in tal modo
la sconfitta della ragione incapace di spiegare un tale dolore".
"In questa visione, la maturità è un rito di passaggio, dovete coltivare e inseguire i propri sogni con energia e costanza. Il metodo? "Audere semper", osare sempre, perché- come afferma Virgilio- "Audentes fortuna iuvat", "Il destino favorisce chi osa". E' l'esortazione di Kant, che proponeva come base dell'Illuminismo il principio del 'Sapere aude': abbi il coraggio di servirti del tuo intelletto per rendere ricca di significato la tua esistenza.
Ho trovato questi passaggi molto stimolanti e incoraggianti e ritengo che ogni ragazzo o ragazza della mia età, ancora molto giovane, spaventato/a dal futuro ma con un'immensa voglia di combattere e di realizzarsi debba ascoltare e custodire nel proprio cuore e nel proprio cervello.
Il professor Brunetti ha avuto la capacità di illuminare i suoi ascoltatori su ciò che la nuova generazione vive giornalmente e su come solo l'intelletto, i sogni, le idee possano salvarla.
Il suo ultimo pensiero infine è rivolto a Valentino: determinato, indipendente e intelligente, sarà sempre ricordato non solo dai genitori, ma anche da tutto il pubblico lì presente, in quanto il professor Brunetti con le sue sole parole è riuscito a farcelo entrare nel cuore.
"Valentino ci ha lasciato, e qui parlo anche a nome di mia moglie Anita, un'eredità di valori umani, culturali, morali e spirituali. Con un messaggio: guidavano il suo comportamento la correttezza, il rispetto non solo della persona umana, ma anche degli animali e della natura, l'empatia, la gentilezza, l'umorismo. Il tratto distintivo della sua personalità? L'indipendenza e l'autonomia delle scelte, un percorso di sviluppo emotivo, intellettuale e morale. Soltanto, due esempi. Dopo la laurea, era riuscito ad entrare nella prestigiosa cattedra di diritto penale dell'Università La Sapienza di Roma. Aveva davanti una brillante carriera universitaria. Invece dopo due mesi, tornando dall'Università, mi dice: papà, insegnare nelle Università è un'attività affascinante, ma trovo ancora più affascinante esercitare come libero professionista l'attività di avvocato penalista. E quindi voglio aprire un mio studio. E così avvenne. Nello stesso periodo ebbe un'altra grande opportunità, l'assunzione presso l'ufficio legislativo di un importante ente. Anche questa volta rifiutò l'offerta.
Ecco chi era Valentino, un giovane, che aveva una bellezza e una purezza interiore, sorretto da una tensione etica e spirituale e da una dimensione trascendente dell'esistenza. Un'esistenza brutalmente interrotta da un destino spietato e irrazionale. Ma Valentino vive in noi. Ed è l'immagine più dolce e meravigliosa mai lasciata".
Un pensiero scritto direttamente dal cuore e dall'anima, che mi ha trasmesso l'amore infinito e la meravigliosità di questo ragazzo, senza averlo neanche mai conosciuto.
Sono riflessioni- afferma Gaia Stivaletta- di grande profondità, e sono queste stesse parole il filo conduttore del giorno: possono emozionare, incantare, educare e ricordare; proprio per questo, subito dopo un breve intervento degli Avv. Maria Luisa Palladino e Alida Paladino, che hanno sottolineato l'ammirazione e la forza dei genitori di Valentino, si è passati alla consegna delle certificazioni linguistiche, che ormai sono diventate un “passaporto" per le nuove generazioni; la conoscenza delle lingue straniere è fondamentale non solo per il mondo del lavoro, ma soprattutto per la conoscenza di se stessi e della propria emotività, e diventano un altro modo per esprimere il mondo che si ha dentro.
Quindi, in conclusione, cosa è rimasto al pubblico una volta uscito dall'auditorium?
Al pubblico è rimasta la speranza nel futuro e l'importanza del ricordo del passato che, uniti, sono la chiave per il raggiungimento dei propri obiettivi.
“E' una iniziativa che ci onora" è il commento della dirigente scolastica Anna Orsatti, che ha reso possibile questa cerimonia di scambio e di sentimenti.