AREACOM: Mega appalto per l' ADI, partono altre indagini
Sabato, 17 Agosto 2024 Abruzzo
Bando da 109 milioni di euro, dopo Teramo inchiesta della Procura di Pescara
Dopo La Procura di Teramo, anche la Procura di Pescara ha aperto una inchiesta sul bando da oltre 109,6 milioni euro, indetto dall’Aric, l’Agenzia regionale informatica e committenza, ora Areacom, nell’oramai lontano luglio del 2022, e ancora non assegnato, per il servizio di cure domiciliari. Da quanto si apprende negli uffici dell’Agenzia di cui è direttore generale Donato Cavallo, a presentarsi è stata la Guardia di finanza che ha acquisito altra documentazione, dopo quella richiesta dalla Procura di Teramo.
Sulla vicenda vige il massimo riserbo, ma c’è preoccupazione in Regione, sui possibili sviluppi dell’attività dei magistrati, visto il ruolo di capitale importanza svolto da Areacom, centrale unica degli acquisti per la Regione Abruzzo, comprese le quattro Asl.
Non a caso si sta provvedendo a rafforzare il personale, con l’immissione in ruolo intanto di tre dirigenti, presi dalle graduatorie di un bando del Consiglio regionale del 2021, a cui dovrà seguire l’assunzione di altri sette dipendenti. C’è però il problema che le assunzioni dei tre dirigenti dovrebbero avvenire dopo la definitiva scadenza della graduatoria, scattata il 26 luglio, e i dirigenti in carica non vogliono firmare gli atti di nomina e i contratti, temendo profili di illegittimità.
A indurre all’estrema prudenza sono anche del resto proprio le due inchieste in corso, nella consapevolezza che davanti a procedure di estrema complessità e delicatezza, con milioni e milioni di euro in ballo, il rischio anche in buona fede di commettere errori è sempre dietro l’angolo, soprattutto se la struttura è in affanno per la citata scarsità di personale.
Il bando attenzionato dalle procure è stato pubblicato sul Sistema acquisti telematici della Regione Lazio, lo “Stella”, che ha sottoscritto una convenzione con Aric, dopo l’approvazione con determinazione del 26 luglio. La gara ha come rup il dirigente Sandro Luigi Giugliano, affiancato da uno staff costituito dai dipendenti Ludovica Collacciani, Claudia Valsesia e Stefania Trapanese.
Ad ora però risulta solo che sono state ammesse, all’esito della verifica dei requisiti formali e amministrativi, entro il termine del 22 settembre 2022, 14 imprese, tra cui molti big in particolare delle cooperative sociali, il cui elenco completo è pubblicato qui di seguito.
Il bando è suddiviso in quattro ambiti territoriali, ciascuno per ogni Asl abruzzese, con appalti che avranno la durata di 3 anni e senza rinnovi automatici.
Inoltre i fornitori selezionati saranno inseriti in una o più delle tre fasce di qualificazione, corrispondenti al livello di intensità assistenziale: Cure domiciliari di Primo livello, di Secondo livello, e di Terzo livello. Ci sono poi le prestazioni relative al sollievo dei pazienti in fase terminale (Cure Palliative).
Ultimo d0cumento pubblicato sul portale Stella è una determina direttoriale del 12 giugno scorso, che riguarda la modifica della fascia di prestazione, di una delle imprese in gara.
Poi più nulla, e non risulta nessuna comunicazione sule tempistiche della presentazione delle offerta tecnica (busta B) e dell’offerta economica (busta C).
I criteri di aggiudicazione prevedono un punteggio tecnico, in base ai requisiti organizzativi, gestionali e tecnologici, (che valgono il 90% del totale, e un punteggio economico (10%), con la valutazione della proposta in termini di qualità-prezzo.
Le imprese che supereranno la soglia di accesso, entreranno a far parte di una graduatoria con la qualificazione per essere impiegati nell’ambito di un “accordo quadro” stabilito in base alle esigenze di cura e ai fabbisogni indicate dalle 4 Asl.
Per accordo quadro, si legge nel capitolato tecnico, va inteso un accordo tra una Stazione Appaltante e uno o più operatori economici individuati con procedura di gara in cui si definiscono le condizioni della fornitura (es. prezzi, qualità), rimandando a successivi “appalti specifici” o “contratti attuativi” l’approvvigionamento effettivo delle prestazioni ivi previste.
Con la sottoscrizione dell’Accordo Quadro, ciascun fornitore aggiudicatario si obbligherà “ad accettare ordinativi di fornitura da parte delle Aziende sanitarie, fino alla concorrenza dell’importo massimo determinato come prodotto, tra l’importo a base d’asta del lotto e la percentuale di esecuzione spettante al fornitore aggiudicatario, definita sulla base della graduatoria finale della procedura di gara”.
L’importo posto a base di gara comprende i costi della manodopera che la stazione appaltante ha stimato pari al 75% dell’importo del servizio.
I destinatari del servizio cure domiciliari, si precisa nell’avviso di gara, “sono tutti i cittadini, residenti o domiciliati nel territorio della Regione Abruzzo, di tutte le età, stabilmente o temporaneamente non autosufficienti, affetti da patologie croniche invalidanti che presentano una condizione di fragilità e di dipendenza sanitaria o socio-sanitaria, per i quali è richiesto uno o più interventi di cura presso l’abituale domicilio, o che si trovino in condizioni abitative tali da rendere impossibile lo spostamento o il trasporto dal proprio domicilio”.
Una prestazione complessa, dunque, e che presuppone una grande dotazione di mezzi e personale qualificato da parte delle ditte appaltatrici.
Basta leggere nel bando le prestazioni sanitarie e socio-sanitarie domiciliari richieste: “prestazioni infermieristiche anche di teleassistenza (Teleconsulenza, telecontrollo); prestazioni riabilitative anche di teleassistenza (Teleriabilitazione, Teleconsulenza); prestazioni di logopedia anche in teleassistenza; prestazioni di Neuropsicomotricità dell’età evolutiva; prestazioni socio-sanitarie; prestazioni medico-specialistiche anche di teleassistenza (Teleconsulto, Teleconsulenza); prestazioni di Psicologia anche di teleassistenza; prestazioni di Dietista; prestazioni diagnostiche domiciliari”.
La ditta dovrà poi dotarsi di una Centrale operativa che dovrà essere attiva dal Lunedì al Venerdì dalle ore 8.00 alle ore 20.00 e nelle giornate di Sabato dalle 8.00 alle 14.00, con sede nel territorio regionale assicurando, per le funzioni che dovrà svolgere, un’efficace interfacciamento con le Unità Operative di riferimento delle Asl abruzzesi (Distretti e Unità Operativa aziendale Cure Domiciliari) anche attraverso l’interoperabilità del sistema informativo.
La ditta appaltatrice avrà anche l’obbligo di dotarsi “di un sistema informativo che si interfacci, ovvero sia interoperabile, in modalità bidirezionale, sia sincrona che asincrona”, con il sistema informativo cure domiciliari in dotazione nelle Asl abruzzesi.
Infine, l’aggiudicatario dell’appalto “è tenuto ad assorbire prioritariamente nel proprio organico il personale già operante alle dipendenze dell’eventuale aggiudicatario uscente, “ferma restando la necessaria armonizzazione con l’organizzazione dell’operatore economico subentrante e con le esigenze tecnico-organizzative e di manodopera previste nel nuovo contratto”. (red)
pubblicato su Abruzzoweb.com