Domenica, 8 Dicembre 2019 Abruzzo

Riorganizzazione delle Soprintendenze: penalizzate Chieti e la Civitella

C'è il rischio che tutto venga accentrato a L'Aquila

"Chieti e il Museo Archeologico nazionale La Civitella penalizzati dal decreto di riorganizzazione del Mibact appena approvato dal Consiglio dei ministri. Il decreto - spiega in una nota la presidente dell'Archeoclub di Chieti, Maria Di Iorio - introduce importanti novità nella nostra regione, ma si tratta di novità che rischiano di stravolgere gli equilibri locali e favorire alcune città a discapito di altre". 

Le novità sono: l'istituzione della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province dell'Aquila e Teramo, con sede all'Aquila, che subentra alla Soprintendenza per la città dell'Aquila e i Comuni del cratere e alla Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio dell'Abruzzo. 

Quest'ultima è stata ridimensionata in Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per le province di Chieti e Pescara e continuerà ad avere sede a Chieti. 

"Se l'intento - continua Maria Di Iorio - è rafforzare l'articolazione periferica del Mibact riequilibrando il rapporto tra centro e periferia a favore della seconda e aumentando le strutture e i presidi territoriali, tuttavia la decisone rischia di indebolire il sistema della tutela del territorio se non sarà accompagnata da un adeguato piano di assunzione di personale da distribuire tra i due istituti dirigenziali. È auspicabile - precisa la presidente dell'Archeoclub - che le scelte di localizzazione dei presidi ministeriali siano supportate da un adeguato progetto regionale di salvaguardia, gestione e valorizzazione dei beni culturali che superi gli inutili campanilismi". 

Alla città dell'Aquila il decreto fa un altro prezioso regalo, secondo Di Iorio: il Munda acquisirà lo status di museo autonomo guidato da un altro direttore, da selezionare mediante bando internazionale. 

"Si tratta di un importante riconoscimento - incalza Di Iorio - del quale, da abruzzesi, non possiamo che essere felici, ma ci duole constatare che altrettanto importanti luoghi della cultura della regione sono di fatto penalizzati". 

Nel frattempo il Museo La Civitella di Chieti continua a soffrire di carenza di personale di accoglienza, fruizione e vigilanza. 

"Il Museo La Civitella di recente ha subito una drastica riduzione degli orari di apertura nel silenzio generale di tutta la classe politica cittadina. Nell'attesa che in Abruzzo arrivino le 30 unità previste con il nuovo concorso indetto dal Mibact, chiediamo al Ministero di trovare una soluzione alternativa alla chiusura dei musei e soprattutto di accelerare i tempi per le assunzioni che già si prospettano biblici. Chieti non è un caso isolato: la stessa sorte del museo teatino è toccata al museo di Campli (Teramo) dedicato alla necropoli di Campovalano, uno dei siti più interessanti nel panorama della protostoria italiana.

"Per queste ragioni come Archeoclub Chieti - conclude la presidente - chiediamo ai nostri rappresentanti politici di interessarsi del futuro di Chieti e del suo ruolo in questo nuovo scenario che la vede non più protagonista, ma ancella".