Lunedì, 22 Gennaio 2018 Nazionali

Rigopiano, Mattarella ai familiari: "Non mi dimenticherò di voi"

Il presidente della Repubblica ha salutato uno ad uno i parenti delle vittime, e dopo il discorso di Gentiloni e la lettura delle istanze del Comitato ha garantito: "Vi chiamerò molto presto"

E' durato circa un'ora l'incontro al Quirinale tra il capo dello Stato Sergio Mattarella, il presidente del Consiglio dei ministri Paolo Gentiloni e i familiari delle vittime dell'hotel Rigopiano, 29 tra dipendenti e clienti del resort di Farindola (Pescara) morti sotto l'albergo distrutto da una valanga. Presenti anche alcuni sopravvissuti e alcuni rappresentanti dei soccorritori.

Prima del breve discorso iniziale di Gentiloni, Mattarella ha salutato a uno a uno i familiari, stringendo loro le mani e chiedendo dei cari defunti nell'albergo. Il presidente si era informato su tutti, e a ogni genitore, fratello, orfano, ha chiesto quali era i sogni, i programmi, le aspettative dei cari morti quel terribile 18 gennaio.

Arrivato a Giampiero Parete, il cuoco sopravvissuto insieme alla moglie e ai due figli alla furia devastatrice della valanga, il presidente è stato subito "fermato": Non perda tempo con me presidente", ha detto Parete "io ho già riavuto tutto. Saluti gli altri che hanno perso i propri cari". Visibilmente commosso, Mattarella ha poi dato la parola a Marco Foresta, orfano di padre e madre morti a Rigopiano, e al presidente del Comitato vittime Gianluca Tanda, che nel resort ha perso il fratello. E' stato il giovanissimo Marco però a leggere la lettera mentre al suo fianco lo ascoltavano Gentiloni e Mattarella. Nella lettera, il comitato ha chiesto a chiare lettere di far viaggiare la giustizia su due binari e nella stessa direzione. La legge Linate, poi Viareggio, può essere allargata anche a Rigopiano, in modo che le famiglie e gli orfani vengano tutelati anche sotto l'aspetto della ricerca della giustizia.

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E che soprattutto si faccia giustizia in tempi brevi, senza dimenticare che le famiglie colpite dal lutto, "a differenza degli indagati", ha sottolineato Gianluca Tanda "non possono permettersi costosi avvocati e periti". Mattarella ha risposto con decisione: "Vi chiamerò molto presto. Non mi dimenticherò di voi". Per Tanda e tutti i familiari una giornata "positiva": "Abbiamo visto negli occhi di Mattarella la commozione vera. Lui sa cosa significhi perdere tragicamente un familiare, sa cosa stiamo provando. Quello di oggi è un primo dialogo con lo Stato che, speriamo, porti dei risultati concreti, come la legge Viareggio". In ogni caso, i familiari delle vittime di Rigopiano da oggi si sentono meno soli.