Lunedì, 26 Settembre 2016 Vasto

Il Centro Antiviolenza: “Siamo tutte ferite”

Il commento in seguito all'episodio accaduto ieri mattina a Vasto

Il Centro Antiviolenza di Vasto commenta l’accaduto di ieri mattina a Vasto.

Questa la nota diramata.

“Oggi siamo tutte ferite; ce la farà, si salverà. E’ stata fortunata. A suo modo. Se si può dire fortunata una donna a cui è stato perforato un polmone perché ritenuta colpevole di un rifiuto dal suo compagno. E ci risiamo. Tutti insieme a fare la conta. Sarebbe potuto essere l’ennesimo femminicidio a Vasto.

Quest’anno il Centro Antiviolenza DonnAttiva, presidio istituzionale del Comune di Vasto, ha preso in carico altre 28 donne delle oltre 150 che hanno fatto richiesta di informazioni. Queste donne si sommano a quelle prese in carico gli scorsi anni.

Ognuna di loro ha una sua storia, ognuna ha il suo carico di vissuto denso di vessazioni, di maltrattamenti, di abusi subiti per anni.

Donne che hanno finalmente preso coraggio, che sono divenute più consapevoli e che hanno infine deciso di farsi aiutare. Donne per le quali le operatrici del Centro Antiviolenza studiano gli interventi, le misure di sostegno più adeguate e svolgono un importante lavoro di équipe e di rete (in collaborazione con FFOO, Pronto soccorso, Servizi sociali, etc) per assicurare tutto il sostegno possibile.

Il necessario impegno per sostenere ogni donna, nel suo personalissimo processo di affrancamento dalla violenza, si scontra però con la reale impossibilità di renderle immuni da atti estremi come quello che si è consumato oggi. E’ la fatica del lavoro quotidiano che fa i conti con il senso di impotenza derivante dall’impossibilità di prevedere le azioni dei maltrattanti.

Oggi siamo tutte, come M., ferite! Questi però sono anche i momenti decisivi in cui occorre ribadire con forza l’importanza del lavoro di prevenzione e del lavoro di rete, così come l’importanza di dare continuità al lavoro del Centro Antiviolenza come unico presidio istituzionale in grado di dare un sostegno professionale, costante e continuativo nel tempo, alle donne vittime di violenza”.