Mercoledì, 29 Giugno 2016 Vasto

Pestato a sangue dopo la serata in discoteca a Vasto

Trentenne di Vasto riempito di pugni: operato d’urgenza per il setto nasale rotto, ha riportato anche ferite alla testa

di Paola Calvano

 

Aggredito e picchiato a sangue alla fine di una serata in discoteca. È finito al pronto soccorso del San Pio con lesioni al cranio, un trauma cranico e il setto nasale rotto, Stefano Tommasi, trentenne vastese aggredito domenica notte da un gruppo di 5 persone. È successo alla periferia nord della città. Non si conoscono i motivi dell’aggressione. A chiamare i carabinieri e la polizia sul posto, è stato il cognato dell’aggredito. E mentre le forze dell’ordine cercavano di ricostruire l’accaduto, il 30enne è stato accompagnato in ospedale.

La vicenda è un giallo tutto da chiarire. A raccontare il pestaggio sono i segni sul volto tumefatto e sanguinante di Tommasi. Ieri mattina il giovane è stato sottoposto a un intervento chirurgico al naso dai medici dell’ospedale vastese. L’intervento è riuscito. Appena possibile sarà lui stesso a fornire la propria versione dei fatti.

Per il momento a denunciare lo sdegno per quanto accaduto, sono i familiari del trentenne. I carabinieri fino a quando non avranno raccolto materiale sufficiente alla ricostruzione corretta della drammatica vicenda preferiscono non parlare.

Stando al racconto di un congiunto della vittima dell’aggressione, Tommasi, dopo un diverbio sarebbe stato circondato e bloccato, riempito di pugni e infine colpito sulla testa, sugli zigomi, la fronte, il naso e la nuca. Ferite che gli hanno causato anche una emorragia fortunatamente non grave. Quando i carabinieri e la polizia sono arrivati sul posto a sirene spiegate era già tutto finito. Tommasi, soccorso dal cognato, era stato raccolto e trasportato al San Pio. Le sue condizioni sono apparse critiche e le lesioni profonde. Il giovane è stato sottoposto alla Tac e ad altri accurati accertamenti, medicato e sedato. I medici hanno quindi deciso che fosse necessario l’intervento chirurgico. L’operazione è stata eseguita ieri mattina. Le indagini sono portate avanti dai carabinieri che hanno subito informato il magistrato di turno e ascoltato, in qualità di testimoni, diverse persone.

Non si tratta di una spedizione punitiva. Ma le indagini si stanno muovendo in un clima di estrema discrezione. Le bocche degli investigatori sono cucite. Non si conosce l’identità dei rivali di Tommasi nè se siano persone residenti nel Vastese o arrivate da fuori regione. A dirlo potrà essere solo il giovane aggredito. Lo farà sicuramente non appena starà meglio. Nel frattempo la famiglia del giovane chiede giustizia, ritenendo che nessun motivo o argomento di discussione possa autorizzare la violenza.

Fonte "Il Centro"