Domenica, 30 Agosto 2015 Abruzzo

Sana alimentazione: Golia batte Davide

Il 40% dei bambini abruzzesi è affetto da obesità

Di Paola Tosti

Il dato relativo al problema sull’obesità infantile riveste numeri talmente allarmanti da porre l’Abruzzo negli ultimi posti della classifica nazionale, tanto da indurre l’amministrazione regionale a prendere seri provvedimenti finalizzati a promuovere nelle scuole un corretto stile alimentare. Così ieri a Pescara è stato siglato un protocollo d’intesa tra Regione Abruzzo, Coni, Ufficio scolastico regionale e Università finalizzato a promuovere nelle scuole primarie regionali l’attività motoria e adeguati approcci alimentari prevedendo anche lo stanziamento di circa un milione di euro per la realizzazione dell’iniziativa.

In realtà l’era della pubblicità in cui vive la società odierna non conosce limitazioni, i mezzi di comunicazione riescono ad influenzare ogni aspetto della vita delle persone compreso le abitudini alimentari. Così strategie di marketing incidono sempre più sulle scelte dei consumatori rilevando come queste siano determinate dall’inclinazione a comprare un prodotto in base ai sentimenti che suscita. Se, ad esempio, si deve acquistare della carne di pollo, risulterà più attraente una confezione con l’immagine dell’animale circondato dal verde in quanto, ad essa, verranno associati i migliori livelli di gusto e nutrizione. In questo modo, collegando un prodotto ad un’immagine o a qualcosa che possa suscitare phatos nel cliente aumenta la sua probabilità di acquisto. Altro passo importante è la fidelizzazione dell’acquirente: studi dimostrano che le persone non vogliono spendere tempo nella ricerca di nuove possibilità per cui risultano essere più disposte a scegliere le aziende ed i prodotti che sono più familiari.

Il colore è un altro elemento che incide inconsciamente sulla preferenza del consumatore. In neurofisiologia questo fenomeno prende il nome di psicologia del colore; il modo in cui vengono percepiti i coloro esterni e i concetti emozionali a cui vengono associati, sia sulla base del vissuto personale, sia sulla base del contesto culturale in cui si vive, riescono a condizionare più o meno direttamente. Non a caso, il colore rosso, riconosciuto come intenso colore emozionale, applicato nel settore alimentare, incoraggia il consumatore a mangiare di più e più velocemente. Lo sanno bene molti leader del settore della ristorazione -tra i quali spiccano Coca Cola e McDonald’s-  che scelgono come colore aziendale proprio il rosso.

A fare da ostacolo alla risoluzione di problemi che coinvolgono la società, soprattutto legata al mondo dell’infanzia, si aggiunge anche l’assenza di criteri univoci di decisione che comporta incoerenza nelle scelte nelle quali non trova più posto l’onestà intellettuale. Solo inquadrandolo in quest’ottica si può comprendere come accanto alla sfida lanciata nel messaggio “Expo Milano 2015 si confronta con il problema del nutrimento dell’uomo e della Terra” trovino spazio i logo degli sponsor ufficiali McDonald’s e Coca Cola. E i simboli stessi della cattiva alimentazione, quella che i nutrizionisti vogliono combattere cercando di inculcare corrette campagne di educazione e informazione alimentarefin da bambini, vengono accostati allo slogan “Nutrire il Pianeta” allo stesso modo dell’immagine del pollo libero di  ruzzolare nella prateria impressa sulla confezione del supermercato. Così per migliaia di bambini con fiduciose famiglie al seguito che si recano in visita all’Esposizione universale del cibo si riproporrà la famigerata quanto discussa scelta tra una sana pizza e una coloratissima, accattivante confezione di “Happy meal”.