Sabato, 30 Maggio 2015 Abruzzo

Paolucci: ''Sui fondi per l’edilizia sanitaria mai cambiate le carte in tavola"

I sei nuovi ospedali saranno realizzati

A margine della conferenza stampa all’Hospice di Lanciano, l’assessore regionale alla Programmazione sanitaria, Silvio Paolucci, ha voluto chiarire la questione dei fondi per la realizzazione dei nuovi ospedali in Abruzzo: «E’ stata condotta un’operazione di bassissimo rango tesa a fare confusione, falsificando la realtà contenuta in atti e documenti della Regione - ha esordito -, perché nemmeno un centesimo è stato distolto in favore del nuovo presidio di Chieti. Esistono fonti di finanziamento differenti e ben distinte, che strumentalmente sono state mescolate, ma per fare chiarezza dobbiamo rimetterle in fila: ci sono i fondi dell’articolo 20 della legge 67/1988 sull’edilizia sanitaria, i fondi Inail, e poi quelli derivanti dai saldi positivi degli ultimi quattro anni del Fondo sanitario regionale, cui vanno ad aggiungersi anche quelli del saldo 2015. Rispetto all’articolo 20, nulla è stato modificato dell’Accordo di programma sottoscritto con il Ministero, un documento che scaturisce a conclusione di un iter complesso, durato anni, che non si cancella con la scolorina né si possono cambiare le carte in tavola con un colpo di mano. Non esiste nessun atto della Regione che vada a modificare quei contenuti, pertanto restano i 228 milioni di euro destinati alla realizzazione dei nuovi ospedali di Lanciano, Vasto, Giulianova, Penne, Avezzano e Sulmona, che nella programmazione regionale continueranno a esistere per svolgere la propria funzione per i pazienti acuti».

L’entità di queste risorse, poi, sale fino a 371 milioni con l’aggiunta di fondi regionali. Per quanto riguarda Chieti, invece, «nel dispositivo della delibera di Giunta - ha aggiunto Paolucci - abbiamo fatto una dichiarazione di pubblico interesse, che rappresenta la condizione preliminare per attivare il project financing, che nulla c’entra con l’articolo 20, e seguirà un percorso totalmente differente. Inoltre proprio ieri abbiamo portato a termine la determinazione dello storno di vecchi flussi finanziari distolti dalla sanità e che ora tornano alla destinazione originaria, che libera, a partire da giugno, 90 milioni di euro, una somma ingente, metà della quale sarà destinata alla medicina del territorio. Sul tema dei fondi per la sanità, dunque, è necessario ristabilire la verità, l’unica possibile, che è quella dei fatti. Tutto il resto è atto di pirateria, è mistificazione, che racconta una realtà che non esiste e produce solo confusione nell’opinione pubblica».