Lunedì, 2 Marzo 2015 Vasto

Parco della Costa Teatina: 'Un'opportunità anche per chi... non ci crede'

Riflessioni dell'assessore Marco Marra a margine dell'incontro nella sede vastese di Confindustria

Nell’incontro di giovedì scorso, tenutosi alla sede di Confindustria di Vasto per parlare di “Parco della Costa Teatina, turismo ambientale e piano demaniale marittimo”, si è in realtà tenuto tutt’altro convegno deja vu: “Il Parco terrorizza lo sviluppo”.

A partire dal direttore del dipartimento Trasporti, Mobilità, Turismo, e Cultura della Regione Abruzzo, Giancarlo Zappacosta, che ha approfittato di quella sede, per informarci che l'Ufficio Iat – Informazione Accoglienza Turistica di Vasto verrà inglobato dall'Agenzia per la Promozione Culturale di via Michetti.

Intuibile da chiunque l’inutilità del servizio Iat presso una struttura per nulla accessibile al tursita per la sua locazione periferica. Senz’altro è argomento che riprenderemo nelle sedi opportune tra Regione Abruzzo e Comune di Vasto.

Peccato, però, non aver sentito indignazione da parte dei presenti operatori turistici, tanto meno dalla dott.ssa Incoronata Ronzitti, rappresentante provinciale di Assobalneari che invece ha saputo polemizzare su una perimetrazione “calata dall’alto” e che “ingessa gli operatori turistici”.

Ebbene, qui ci vuole onestà intellettuale e politica: la perimetrazione (quella approvata dal Consiglio comunale di Vasto riguardante il territorio di sua competenza) è stata oggetto di discussione politica per lungo tempo, durante il quale l’Amministrazione comunale ha dato trasparenza e informazione organizzando convegni e incontri pubblici dove tutti gli stakeholders sono stati invitati, oltre i vari dibattiti organizzati da partiti politici, dalle stesse associazioni di categoria o ambientaliste. Mai vista la presenza di Assobalneari, mai sentite in nessun luogo, le sue osservazioni.

Il tono e le riflessioni che sono uscite dal convegno di Confindustria, per chi da anni segue il dibattito pubblico sul Parco, erano le stesse di almeno 4 anni fa e da un associazione di categoria turistica come Assobalneari Abruzzo, a meno che non sia usata a strumento degli associati del petrolio di Confindustria, avrebbe già dovuto superare questa fase di “favorevoli e contrari”, perché nel frattempo si è andati avanti e il commissario De Dominicis ha il sacrosanto dovere di portare a termine il suo impegno, come sappiamo sta facendo.

Pertanto il mio invito ad Assobalneari di Chieti è di adeguarsi alla realtà del Parco Nazionale della Costa Teatina, aggiornarsi su cosa comporta un Parco, seguendo le buone prassi che in Italia non mancano e da quelle esperienze contribuire positivamente alla zonizzazione e al futuro Piano di gestione. Il dialogo non mancherà.

Il Parco si farà e sarà un opportunità anche per chi non ci crede.

Marco Marra (assessore comunale Aree protette)